ACCADEMIA DEI PAZIENTI-EUPATI ITALIA E AIFA: AL VIA I PRIMI CORSI DI FORMAZIONE PER PAZIENTI IN ITALIA

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Roma, 20 gennaio 2015 – “Favorire l’Empowerment e l’educazione del paziente per facilitarne la partecipazione nei percorsi di sperimentazione, sviluppo e monitoraggio dei farmaci: questo è il nostro obiettivo, che ci guida ormai da tempo, perché è in corso una vera e propria rivoluzione paziente-centrica”: il Direttore dell’AIFA Luca Pani ha aperto oggi il secondo incontro del Board scientifico del National Platform EUPATI (European Patients’ Academy on Therapeutic Innovation) ospitato presso la sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

L’AIFA ha dichiarato di riconoscere l’importante ruolo dei pazieFoto 2 nti e dei loro familiari in ambito regolatorio e per questo ritiene di fondamentale importanza contribuire a renderli parte integrante del sistema informandoli su tutti gli aspetti che possono contribuire a migliorare le scelte in campo sanitario.

Durante i lavori del Board è intervenuta la dott.ssa Marcella Marletta, Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute, che ha voluto ricordare l’importanza strategica della centralità del paziente nelle decisioni di governo, manifestando il proprio apprezzamento all’iniziativa intrapresa da AIFA e EUPATI.

Come ha dichiarato il dott. Filippo Buccella, Chairman del Comitato Esecutivo dell’Accademia dei Pazienti-EUPATI Italia: “Il progetto EUPATI, seguito in Italia dall’Accademia dei Pazienti onlus, entra oggi nella sua fase centrale. Formare per Informare è la Mission di EUPATI. Dobbiamo avere pazienti e familiari consapevoli della complessità, della delicatezza e della rilevanza dei processi di sviluppo di un farmaco e di quelli regolatori. Tre sono gli obiettivi prioritari. Primo: 100 pazienti pronti a collaborare a livello europeo, i primi 50 si sono già “laureati” e sono al lavoro in Europa, gli altri concluderanno il percorso formativo a dicembre 2016. Secondo: offrire una proposta formativa intermedia destinata ai quadri delle associazioni di pazienti e alle aziende sanitarie destinato a circa 12.000 persone. Terzo: raggiungere un’audience diffusa di milioni di persone con strumenti come i social network e risorse formative che saranno rese disponibili entro la fine del 2016”.

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